Per BIOMASSA si intende tutto ciò che ha matrice organica

ovvero il materiale organico costituito o derivato da organismi vegetali o animale o loro componenti, utilizzabile in processi di trasformazione termochimica o biochimica. La normativa nazionale, recependo quella europea, definisce la biomassa come: “la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, compresa la pesca e l’acquacoltura, gli sfalci e le potature provenienti dal verde urbano nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani”. Mediante questo processo, le piante assorbono dall’ambiente circostante sia anidride carbonica (CO2) che acqua, le quali grazie all’apporto dell’energia solare e di altre fonti nutrienti contenute nel terreno vengono trasformate in materiale organico utile alla crescita delle piante. Rientrano nel campo delle biomasse i vari tipi di pellets, la legna da ardere, il cippato, il mais, i cereali ed olii di colza o di girasole, e molti altri materiali organici analoghi. La valorizzazione energetica dei materiali organici contribuisce alla produzione di energia termica e con impianti di medie o grosse dimensioni può produrre anche energia elettrica, contribuendo a limitare le emissioni di anidride carbonica e quindi gli impegni del Protocollo di Kyoto.